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Specchia.it / sezione Cultura

Galleria Mentana Firenze

Luigi de Giovanni a Seulo a dipingere (Galleria Mentana)

 

 

 

 

 

Amministrazione

Luigi De Giovanni Ritorno alle origini – il ritmo colore della taranta

Luigi De Giovanni

Ritorno alle origini – il ritmo colore della taranta

MUSEO PIETRO CAVOTI GALATINA

9 SETTEMBRE | 9 OTTOBRE 2022

Inaugurazione 9 settembre ore 19:30 con ingresso libero

Interventi

Fabio Vergine Sindaco di Galatina

Monica Albano Amministratore LiberMedia Gestore Polo Biblio-Museale di Galatina

Salvatore Luperto direttore artistico Museo Cavoti e critico d’arte

Davide Miceli consigliere comunale

Roberto Lupo autore del saggio “Tarantismo senza tarantati”

Modera la giornalista Antonietta Fulvio

 

 

Si intitola Ritorno alle origini: il ritmo colore della taranta  e si inaugurerà il 9 settembre (ore 19:30 con ingresso libero) al Museo Civico “Pietro Cavoti” la nuova personale di Luigi De Giovanni curata dal direttore del Museo e critico d’arte Salvatore Luperto che firma anche l’allestimento con Anna Panareo.  Dopo i saluti del Sindaco Fabio Vergine,  del consigliere comunale Davide Miceli  e di Monica Albano gestore del Polo BiblioMuseale di Galatina e amministratore di Libermedia, la serata coniugherà arte e letteratura grazie agli interventi di Salvatore Luperto curatore della mostra e di Roberto Lupo autore del saggio “Tarantismo senza tarantati” (edito da Musicaos). Gli interventi saranno moderati dalla  giornalista Antonietta Fulvio direttore responsabile della rivista Arte e Luoghi edita da Il Raggio Verde che organizza l’evento espositivo con il Patrocinio del Museo Civico “Pietro Cavoti” e del Comune di Galatina.    

Dopo aver dipinto en plein air la costa salentina che da Leuca arriva ad Otranto, fedele ad una poetica che vuole un’arte non solo estetica ma anche etica, rintracciando attraverso segni e colori il dialogo tra uomo e Natura, Luigi De Giovanni ha concepito un nuovo progetto espositivo:  Ritorno alle origini: il ritmo colore della taranta nell’idea di ripercorrere i suoi luoghi e la cultura della sua terra alla riscoperta del genius loci che finisce inevitabilmente nelle sue tele dove si dipana il racconto della gente salentina, costretta ad emigrare nelle miniere – braccia e corpi da sfruttare -  o a ballare come facevano le tarantate fino allo sfinimento per nascondere il dolore e il disagio sociale.  

«Il Tarantismo è un elemento distintivo della tradizione culturale della Città di Galatina.  Scrive nel catalogo il sindaco Fabio Vergine. - Onorarne la memoria attraverso una mostra dedicata è un modo di restituire un momento importante del patrimonio culturale immateriale alla comunità. L’arte incontra la tradizione attraverso la felice intuizione pittorica di De Giovanni. Il tutto nella cornice del Museo Cavoti, luogo significativo dell’arte e della cultura galatinese.»

La pubblicazione edita da Il Raggio Verde è impreziosita dal testo critico di Salvatore Luperto che scrive: «L’artista Luigi De Giovanni nella rappresentazione del tarantismo predilige lo scatto dei corpi, lo slancio del gesto, la linea spezzata, i toni cupi e sommessi. (…) Le opere della mostra Ritorno alle origini: il ritmo colore della taranta si caratterizzano nel tratto incisivo del segno e nelle cupe tonalità cromatiche che esprimono sensazioni interiori, suggestioni intime attraverso l’apparenza esteriore di una visione seducente del tarantismo, narrata con lirico espressionismo. Il taglio dei dipinti dà l’idea del frammento di un’unica grande tela tagliata in tante parti, mentre la striatura della pennellata e l’energia del segno rievocano la vitalità del gesto nel convulso ballo della taranta.»

L’artista sceglie di riprendere le scene descritte nei paesaggi facendo delle aie, che accolsero i frutti del lavoro, luogo di memoria, di evocazione ma anche di gioia. In alcune opere è evidente il passo zoppicante della pizzica diventata armonia negli svolazzi delle ampie gonne tenute con grazia, nei fazzoletti divenuti provocanti ed invitanti. In primo piano il corpo della che racconta di esorcismi, di rituali terapeutici e credenze popolari, di dolore e d’abbandono ma soprattutto l’amore per una terra e una cultura che sa stupire.

«La felice intuizione del De Giovanni  – osserva i consigliere comunale Davide Miceli - sta nell’accompagnare, attraverso la consistenza del colore e la dinamicità del segno, il fruitore dentro la dimensione fisica del ballo, un invito alla danza, un addentrarsi nella tradizione che mentre restituisce un tratto significativo di storia locale invita ad attualizzarla e dismettere i panni dello spettatore per farsi parte attiva del processo storico-artistico.»

LUIGI DE GIOVANNI Ritorno alle origini il ritmo colore della taranta

Museo Pietro Cavoti – 9 settembre – 9 ottobre 2022

Galatina, via Cafaro n.1 | Orario: lun 10/13 mar 9/13:30 mer 9/13 |15/19 giov  9/13 |15/18:30 ven 9/13 15/19 sab 15/19 Domenica su prenotazione 0836 561568  

Allestimento: Salvatore Luperto - Anna Panareo 

 

 

 

Brevi note biografiche dell’artista

 

Luigi De Giovanni è nato a Specchia vive ed opera tra il Salento e Cagliari. Sin dalla più tenera età esegue disegni ed acquerelli seguito dalla madre, modellista e sarta diplomata in una delle più prestigiose scuole di Roma. Nel 1967 fa la sua prima mostra collettiva iniziando una intensa attività artistica che lo porta poi ad esporre a New York, Tokyo, Bruxelles, Madrid, Gent, Ginevra, Parigi oltre che a Milano, Roma, Firenze, Venezia, Bologna…. 1969 si diploma all'Istituto d'Arte di Poggiardo. 1970 comincia a dipingere in maniera informale usando tecniche miste e collage. 1973 con il maestro Avanessian inizia lo studio dell'imprimitura delle tele e l'uso delle terre. 1974 si diploma all'Accademia delle Belle Arti di Roma. 1970 / 1978 segue il Corso Libero del Nudo. 1974 si perfeziona nella tecnica a olio. 1980 sperimenta la tempera all'uovo e realizza alcune opere con un unico filo conduttore "Le scalate sociali". 1986 collabora continuativamente con l'antica "Galleria degli Artisti" di Cagliari. 1988 sperimenta tecniche miste con l'uso di materiali di scarto simbolo di "rifiuto" quali: segatura, trucioli metallici, pezzi di gomma inservibili, vecchi jeans, carta e tessuti e successiva performance con lancio di uova. 1988 inizia il rapporto con la Galleria "Mentana" di Firenze che lo presenta alla Fiera Arco di Madrid.1990 comincia a realizzare e ad esporre opere che hanno come filo conduttore "l'angoscia nella società attuale" e le delusioni sessantottine, cominciando ad usare i vecchi jeans come tele e come pittosculture, con successiva installazione. 1998 inizia la collaborazione con la Galleria "La Bacheca" di Cagliari. Dal 2000 collaborazione costante con la galleria "Della Tartaruga" di Roma. 2000 comincia a fare installazioni con i jeans e vari altri materiali o oggetti. 2003 comincia a collaborare con la Galleria "III Millennio" di Venezia. 2011 performance con coinvolgimento del pubblico. Nel 2012, con la curatela Toti Carpentieri, ha esposto a Lecce il ciclo di opere "Tracce di ri€voluzione", lettura dei cambiamenti che hanno caratterizzato la società e i costumi dalla seconda metà del Novecento andando a sfogliare le pagine più dolorose della storia europea e italiana: le grandi guerre, la caduta del muro di Berlino, il '68, la crisi economica e politica dei nostri giorni. Nel dicembre 2012 a Specchia ha presentato l'antologica "In itinere. Visioni, segni e figure 1966 - 2012". Nel 2013 con "Dialogo con la Natura. Oltre i 16:9" ha esposto a Brindisi, Mesagne, Tricase.

Nel 2017 e 2018  è stato invitato a Modigliana dove ha esposto le sue opere al MU.VE Museo di Arte Moderna, nel 2019 ha tenuto una personale a Lecce, Fondazione Palmieri, a Specchia, Castello Risolo, e alla Galleria d’Arte Mentana di Firenze.

 

 

 

INVITO ALL’OPENING

 

Mostra “PROPOSTE CONTEMPORANEE.”

 

Sabato 25 Febbraio 2023, ore 17.30.

 

La storica Galleria d’arte Mentana situata nel cuore di Firenze, tra piazza S. Croce e Ponte Vecchio a pochi minuti dalla galleria degli Uffizi, rappresenta un punto di riferimento per artisti e collezionisti. La rassegna racchiude una selezione di opere figurative | ed informali di artisti emergenti internazionali.

 

 

PRESENTAZIONE VERBALE DI Giada Gasparotti.

 

RIPRESA TELEVISIVA TOSCANA TV.

 

Artisti in Mostra:

 

B. Vivarelli, G. Cerri, A. Traini, A. Fernandez, C. Vavik Pedersen, L. De Giovanni, F. Giallini, V. De Feo, S. Magazzini, V. Tanini e M. Barsotti.

 

Sarà un piacere incontrarti in mostra.

Art director Giovanna Laura Adreani E il suo staff

 

Galleria d’arte Mentana

 

Via della Mosca, 5r – Firenze

Tel: 055 211985/3351207156

Email:  

 

www.galleriamentana.it

Percorsi

Luigi De Giovanni

 Sutta le Capanne du Ripa Piazza del Popolo, 21A

Studio 22 Piazza del Popolo, 22 Specchia (Lecce)

 

11 dicembre 2021 dalle 10.00 alle 18.00 sino all’8 gennaio 2022

 

Evento organizzato nell’ambito della

17 “Giornata del Contemporaneo”

indetta da

AMACI - Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani

 

Saluti delle Autorità Istituzionali

 

Allestimento: Arch. Stefania Branca

 

A cura di: e20cult con il patrocinio del Comune di Specchia

 

Info: cell. 3292370646                    Percorsi

 

I misteriosi percorsi delle idee, che nascono lentamente prorompendo sino a diventare racconti, si vestono di colori, di sensazioni, d’interiorità e di vita. Raccolgono i ricordi del tempo, le impressioni di un attimo, le luci cangianti della natura che vive, per farli diventare d’incanto pennellate, fissate creando atmosfere che vogliono andare oltre il reale: oltre l’angoscia che in questi ultimi due anni ci ha attanagliato.  È così che Luigi De Giovanni, seguendo i suoi pensieri, ci dona il suo mondo, le sue emozioni: il suo essere artista. Per la Giornata del Contemporaneo vuole regalarci sensazioni di risveglio o meglio di rinascita nella speranza che tutto finisca al più presto per riprendere nella gioia del vivere senza l’angoscia del COVID 19.

                                                                       Federica Murgia

La Galleria informa
Sabato 1 °Aprile 2023 ore 17
Incontro con Artisti critici e collezionisti.

ORDINE DEL GIORNO
Organizzazione mostra “Itinerari Fiorentini” che si svolgerà dal 20 al 30 maggio 2023, la rassegna sarà allestita su due spazi espositivi: Galleria Mentana e Galleria Artexpertise che per l’occasione, condividono le opere, dando doppia visibilità sia in galleria che nell’web.
Altri appuntamenti espositivi in programma:
Mostra a Milano, importante appuntamento dedicato agli artisti emergenti. Settembre 2023.
Mostra in Versilia Giugno / Settembre 2023.
Nuova edizione Mostra Londra.
Fiere dell’Arte in Programma (Biennale Internazionale della Versilia).
Luglio/ Settembre possibile esposizione Villa Gori.
La gallerista Marina Volpi ci informerà su come si è svolta la mostra di Londra in Dicembre 2022 (artisti più gettonati, affluenza di pubblico, interesse per l’Arte Italiana da parte dei visitatori Londinesi).
Giada Gasparotti, farà una breve presentazione delle opere di Galleria.
Artisti facenti parte del gruppo Mentana in Florence.
Audrey Traini, Camilla Vavik Pedersen, Ursula Radel, Giancarlo Cerri, Pier Tancredi De Coll, Bianca Vivarelli, Luigi De Giovanni, Vincenza De Feo, Lis Engel, Rosario Bellante, G. Talani, S. Magazzini, A. Fernandez, Eva Breitfuss, Valerio Tanini, Christian Tschierske, 田中 晋太郎 (S. Tanaka, Francesco Scoccimarro, M.Williams, Francoise Tchartiloglou, Cynthia Levinson.
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Vi aspettiamo in galleria per gli Auguri di BUONA PASQUA
Respondez, s’il vous plait!!!

 

Si intitola “TRACCE DI RI€VOLUZIONE” la personale di pittura dell’artista specchiese Luigi De Giovanni, che sarà inaugurata alle ore 19,30 di sabato 14 luglio 2012 presso il salone delle Feste ex Monastero ai Teatini. Interverranno Paolo Perrone Sindaco di Lecce, Luigi Coclite Assessore al Turismo del Comune di Lecce, Simona Manca Vicepresidente della Provincia di Lecce, Antonio Biasco Sindaco di Specchia, Giampiero Pizza Assessore alla Cultura del Comune di Specchia. Presenta l’artista il critico d’arte Toti Carpentieri curatore della mostra

L’evento è patrocinato da Provincia di Lecce, Amministrazione comunale di Lecce, Assessorato del Comune di Specchia e sostiene la candidatura di Lecce a “Capitale Europea della Cultura 2019”.
Artista di calibro nazionale e internazionale Luigi De Giovanni indaga la luce e la poesia del paesaggio attraverso una lettura dei cambiamenti culturali, economici e politici che hanno caratterizzato la società e i costumi dalla seconda metà del Novecento in poi. In mostra, nell’allestimento curato dall’architetto Stefania Branca, saranno esposte circa quaranta opere pittoriche: dal filone paesaggistico a quelle che guardano al recupero di una memoria contadina fino a spaziare lo sguardo nella contemporaneità sfogliando tra le pagine più dolorose e sofferte della storia europea e italiana: le grandi guerre, la caduta del muro di Berlino, la contestazione giovanile degli anni ’60, la crisi economica e politica dei nostri giorni.
Un vernissage, ricco di sorprese alla performance dell’artista “i colori dell’arte per colorare il futuro” con lancio di acquerelli, che saranno donati ai visitatori in segno di speranza, seguirà la performance live del cantautore leccese Daniele Gabriele che impreziosirà la serata inaugurale tesa a sottolineare la preziosità della libertà del pensiero che da gesto e segno pittorico diventa anche musica e parole affidando all’universalità dei linguaggi dell’arte lo strumento di una dolce ri(e)voluzione.
La mostra vuole legare idealmente Puglia e Sardegna, pur vivendo a Cagliari l’artista non ha mai dimenticato le sue origini salentine. L’arte diventa il tramite per unire territori geograficamente lontani, accomunare saperi e sapori con la degustazione dei vini gentilmente offerta dalla Masseria L’Astore e i dolci sardi tipici di Seulo e riscoprire, anche grazie alla comunicazione di un evento artistico, il senso comune dell’identità nazionale e della storia che in un periodo di grande difficoltà economica rappresentano la chiave di volta per superare le difficoltà e poter guardare con ottimismo al futuro. La mostra approderà dal 15 dicembre al Castello Risolo di Specchia e, successivamente, a Cagliari diventando occasione per promuovere uno scambio culturale tra la Puglia e la Sardegna. L’evento inaugurale a Lecce sarà l’inizio di un percorso che, grazie alla sinergia delle rispettive amministrazioni comunali, provinciali e regionali, unirà idealmente i luoghi cari all’artista, il borgo natale di Specchia, la città di Lecce e Cagliari città d’adozione.
La mostra è organizzata da Il Raggio Verde edizioni in collaborazione con Galleria Mentana di Firenze che fa capo all’Associazione nazionale gallerie d’arte moderna e contemporanea, la rivista telematica Arte e Luoghi, l’associazione culturale E20Cult.
Note biografiche di Luigi De Giovanni
Nato a Specchia, dove ha un proprio atelier, Luigi de Giovanni vive e opera tra il Salento e Cagliari. Diplomatosi all’Istituto d’Arte di Poggiardo nel 1969, nel 1974 si diploma all’Accademia delle Belle Arti di Roma. Nel 1973 con il maestro Avanessian inizia lo studio dell’imprimitura delle tele e delle terre. Nel 1974 si perfeziona nella tecnica ad olio
Nel 1980 sperimenta la tempera all’uovo; realizza alcune opere con un unico filo conduttore “scalate sociali”. Nel 1988 sperimenta tecniche miste con l’uso di materiali di scarto simbolo di “rifiuto” quali: segatura, trucioli metallici, pezzi di gomma inservibili, carta e tessuti. Nello stesso anno inizia il rapporto con la Galleria “Mentana” di Firenze che lo presenta alla Fiera Arco di Madrid. Negli anni Novanta inizia a realizzare e ad esporre opere che hanno come filo conduttore “l’angoscia nella società attuale” e comincia ad usare i vecchi jeans come tele per le sue opere a carattere sociale. Il nuovo millennio lo vede siglare importanti collaborazioni con la Galleria Della Tartaruga – ROMA e la Galleria “III Millennio” di Venezia.
La sua lunga carriera artistica lo ha visto tenere mostre in tutto il mondo: New York, Bormio, Tokyo, Bruxelles, Madrid, Siviglia oltre che nelle principali città italiane da Milano, a Roma, Firenze, Pisa, Ferrara, Lecce…

 

Info e approfondimenti: www.degiovanniluigi.com www.facebook.com/arte.degiovanni<img src="images/101_1077.jpg" alt="" />

 

 

 

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#giornatadelcontemporaneo 2020 promossa da AMACI

Luigi De Giovanni

Sabato 5 dicembre 2020

 

In questo periodo, che sa d’angoscia e dolore a causa della pandemia Covid 19, il mondo dell’arte si è ritrovato ad avere gravi difficoltà non solo in ambito nazionale e si è dovuto reinventare per proporre eventi cresciuti negli anni. Così anche la sedicesima edizione della Giornata del Contemporaneo promossa da AMACI, che si terrà sabato 5 dicembre 2020, sarà caratterizzata da un modello online e offline consentendo alle istituzioni pubbliche o private, alle gallerie, agli artisti o alle realtà che promuovono l'arte contemporanea di mettersi in mostra. Luigi De Giovanni, aderendo alla sedicesima edizione, ha voluto fare un percorso che mettesse in mostra il suo mondo fatto di colore e segno, armonia e speranza, caos e angoscia. Per questo ha scelto una selezione di opere riguardanti il suo percorso pittorico partendo dai paesaggi che interpretano le stagioni per immergersi poi nei fiori recisi che dalla massima fioritura con l’esplosione della vitalità ci portano ai toni più grevi che annunciano il tramonto dell’esistere. Nel percorso non mancano le angosce e la ribellione interpretate dai jeans, poi si arriva alle marine e al mare che con la sua voce caratterizza i suoni del video. Nelle opere, presentate per la Giornata del Contemporaneo promossa da AMACI, i colori digradano e sfumano o s’incupiscono sino far vivere il racconto pittorico. Le pennellate impetuose che danno espressività e significato lasciano intravvedere tocchi grevi scaturiti dalla malinconia che viene superata da note di luce che danno speranza.  Giochi di colore che raccontano la vita e i suoi periodi, le preoccupazioni ma soprattutto l’artista con il suo amore infinito per la pittura per lui gioia pura.  

                                        di  Federica Murgia

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L’immaginazione al potere” 

Dai figli dei fiori all’urlo nel buio

 

Questa mostra è la percezione dell’evoluzione dei costumi e dei pensieri politici, che l’artista ha voluto descrivere con le poetiche di colori e segni che ci fanno percorrere un viaggio nei conflitti di un’epoca che, anche con terribili eventi, ha cambiato la visione della società e del mondo nonché dell’arte. L’idea è scaturita in De Giovanni dalla sensazione di un attimo che gli fece veder sviliti gli sforzi e, anche, le vite di tanti rivoluzionari e idealisti che combatterono per i loro sogni di libertà, uguaglianza, fratellanza: purtroppo concetti ancora lontani dalla coscienza di molti uomini.

La percezione dell’oggi che lui avvertì quando si voltò attratto da una scritta su una t-shirt che diceva “ho una maglietta del Che e non so perché” fu un flash che lo catapultò nel passato. Fu così che si rivide con i sogni giovanili che animavano la sua creatività e crescevano come i suoi lunghi capelli biondi, leggermente ondulati. Risentì l’eco degli slogan del sessantotto, urlati a gran voce, che avevano reso “L’immaginazione al potere” rivoluzione permanente e, purtroppo, dolorosa per molti. Da quel momento l’urgenza della pittura, catartica del suo inconscio, lo portò davanti alla tavolozza e i gesti forti e malinconici lasciarono le tracce sulla tela, dove si materializzò il suo grido metaforico di colori e simboli che si combinavano e diventavano creatività senza condizionamenti. Si liberava nell’animo dell’artista l’urlo interiore di ricerca di giustizia e libertà. I simboli riemersero nelle sue opere, raccontando i sogni di popoli che vi avevano creduto, ma qui si tingevano delle lacrime e del sangue di tante persone che non vi avevano prestato fede e che erano state discriminate o sterminate. 

Così nelle pastose tinte l’artista ha amalgamato bandiere d’ideali, spesso traditi, con gli slogan che promettevano un mondo più giusto per tutti. 

Nelle sue ultime opere l’amarezza si legge nelle scritte fatte con pennellate che denunciano la rabbia e la delusione di una persona che aveva creduto e si ritrova a percorrere idealmente le conquiste ma anche i fallimenti di un secolo che con le tragedie e le guerre per il potere ha fatto sì che le ingiustizie perseverassero mentre i poveri rimanevano poveri e i ricchi diventavano sempre più ricchi.  

In questa mostra De Giovanni racconta l’oggi ritrovando una società dove le banche e i poteri economici decidono la sorte dei popoli. Una realtà che stridente con il sogno e le teorie dei grandi rivoluzionari che applicarono le idee dei pensatori. Contraddizioni, fra modi di vivere e ideali, che si ritrovano anche nel riferimento a Capri, luogo d’incontro di grandi filosofi che propugnavano la rivoluzione del popolo e il riscatto dei poveri, ma stavano in un luogo per ricchi. 

È così che le sensazioni dell’artista si sono accavallate sino a concentrarsi nelle opere, alcune modulari, in un racconto che porta al 14 luglio, data della Presa della Bastiglia e, anche, non a caso, dell’inaugurazione della mostra che è stata aperta con la performance di un gioioso lancio di acquerelli che volevano simboleggiare speranza per un mondo più giusto. I jeans, che diventarono divisa dei giovani sessantottini che inseguivano le utopie, dialogano con i libri che ebbero allora grande significato, sono oggi fatti diventare dall’artista installazione: monito di grandi ideali disattesi.     Federica Murgia 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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